Napoli
NAPOLI. Bagnoli, Nugnes M5S: “Non ci sarà risarcimento per la devastazione”
NAPOLI – “Una giornata importante quella di oggi, per Bagnoli ma non solo. Dopo undici anni dall’inizio del processo arriverà la sentenza di primo grado. Ma in ogni caso, qualunque sarà la sentenza ed il giudizio, non potrà esserci risarcimento finché non saranno effettuate le bonifiche che ancora oggi, a 30 anni dalla chiusura della fabbrica e nonostante le rituali promesse del Pd che ha amministrato città, regione, e governato il Paese, restano un miraggio”. Sono le parole della senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Nugnes, candidata al collegio uninominale al Senato, che oggi seguirà la sentenza in tribunale.
“Siamo nella VI sezione penale del tribunale di Napoli ad aspettare la sentenza. Al di là del giudizio di oggi e della impossibilità di stabilire un nesso di casualità tra le malattie, le morti, di Bagnoli e Cavalleria di questi decenni e il disastro, è chiaro, dal lavoro della pm Buda e dei suoi consulenti tecnici, che la Bagnolifutura non ha bonificato. Nonostante le decine di milioni di euro stanziati dallo Stato, e tre decenni, a Bagnoli non c’è stata bonifica”.
“Quindi – conclude la senatrice del M5S – al di là delle questioni sanitarie e ambientali imprescindibili il capo di imputazione gravissimo è di truffa ai danni del Stato. Sono coinvolti tutti: politici della cabina di regia, tecnici Arpac e funzionari. Oggi sapremo se riusciremo a raggiungere un risarcimento di giustizia, ma certamente non si avrà mai un risarcimento sostanziale etico e morale per quanto questa area ha pagato inutilmente in 30 anni di attese per la mancata riconversione promessa e dovuta”.
Cronaca
Napoli, turisti aiutano extracomunitario a sfuggire agli agenti della Municipale
Due agenti della Polizia Municipale di Napoli sono rimasti feriti a seguito di un’aggressione mentre effettuavano un intervento di prevenzione sull’area pedonale di Via Toledo.
Intorno alle 17 di ieri, 16 maggio, nei pressi della sede del Banco di Napoli, gli agenti dell’Unità operativa Avvocata hanno fermato un extracomunitario trovato in possesso di borse contraffatte messe su un lenzuolo sul marciapiede. L’uomo, intento ad evitare il sequestro della merce, ha richiamato l’attenzione dei passanti. Due turisti, di origine spagnola, sono intervenuti in suo manforte, favorendo la fuga al “commerciante illegale”. Gli agenti hanno subito lesioni giudicate guaribili in 6 giorni.
Le indagini sono in corso per identificare il fuggitivo e le due persone che hanno ostacolato le operazioni dei militari.
Cronaca
Napoli, lite condominiale poteva finire in tragedia: gli si inceppa la pistola e viene arrestato
Poteva finisce in tragedia la lite, in un condominio di Napoli, scaturita da una diatriba sul contendersi il parcheggio nel garage condominiale.
Protagonista della vicenda un uomo, di anni 33, già noto alle forze dell’ordine, che ha estratto la pistola ed ha esploso due colpi rivolti verso il vicino 36enne.
Tragedia sfiorata, scrivevamo, ed in effetti non si è consumata perché la pistola del 33enne si è inceppata e non ha – quindi – ferito nessuno.
Grazie alle indagini condotte dai Carabinieri della stazione di Poggioreale e dalla Polizia del Commissariato di Poggioreale, l’uomo è stato rintracciato a Ponticelli.
La pistola, utilizzata per sparare, è stata rintracciata, trattavasi di una scacciacani modificata per esplodere proiettili veri, calibro 8 millimetri.
L’uomo è stato tratto in arresto per tentato omicidio, detenzione abusiva di armi, detenzione di arma clandestina, ricettazione, minacce aggravate e violenza privata.
Cronaca
Barra, trovato a nascondersi in un comò per sfuggire alla Legge
Un uomo, di origine tedesca, ma residente nel quartiere Barra di Napoli, ha da espiare la pena di 9 anni, 8 mesi, e 8 giorni di reclusione per una rapina commessa a Castiglioncello (Li).
Sicché, gli agenti del Commissariato San Giovanni-Barra hanno eseguito un provvedimento per la carcerazione emesso nello scorso novembre dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze.
Le forze dell’ordine hanno controllato l’abitazione dove risultava domiciliato l’uomo, e lì l’hanno scoperto nascondersi all’interno di un comò della sua stanza da letto, in pratica un vero nascondiglio richiudibile dall’interno.
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